Spesso, presi dalla follia e dalla frenesia della vita e dei ritmi cittadini, si arriva a cena col frigo e la dispensa che languono e lo stomaco che grida vendetta.
In questi momenti, non c’è “mistery box” che tenga: ti arrangi.
Fai mente locale, una rapida panoramica di ciò che offre la cucina e parti a preparare la cena, affidandoti alla tua memoria associativa per aromi, cibi, gusti.
A tal proposito, un libro spettacolare che vi consiglio è La grammatica dei Sapori di Niki Segnit. Fidatevi, non ve ne pentirete: è nella mia piccola ma curata collezione e lo conservo gelosamente, anche perchè ricevuto in regalo da una persona speciale.
Riso basmati da cuocere al vapore? Ce l’ho.
Anacardi e curry? Idem.
Cipolla rossa di Tropea dolcissima? Wow, ho anche quella.
Pazzia… E un ananas dolce e maturo? Anche queste, anche queste!
Ok, si comincia. Oggi si porta in tavola in meno di 20 minuti un riso esotico, dai colori e dai profumi di mondi lontani che si abbracciano e corteggiano per trovare il loro equilibrio perfetto in un piatto che sa quasi di Mille e una notte, come se fosse una delle favole di Shahrazād.
La cipolla ha effetti diuretici e disintossicanti, ha un’azione antisettica ed estremamente antiossidante, agisce a livello sanguigno grazie al suo potere fluidificante, riduce il colesterolo cattivo (poiché ricca di sostante solforate) e fa particolarmente bene ai soggetti che soffrono di ipertensione. Aiuta inoltre a fortificare il sistema immunitario (agisce come antibiotico naturale), abbassa la glicemia e, fra l’altro, aiuta anche l’eliminazione di acido urico. Aumenta infine la biodisponibilità – cioè la possibilità di assunzione – di minerali quali il ferro e lo zinco presenti nei cereali con cui viene cucinata.
L’ananas è fonte di bromelina: un enzima proteolitico, ossia in grado di ridurre le proteine in semplici amminoacidi, ha una notevole azione diuretica e può contribuire ad accelerare il metabolismo favorendo la digestione.
Gli anacardi aiutano contro osteoporosi, fragilità vascolare, problemi articolari e colesterolo alto, proteggono gli occhi dagli agenti aggressivi esterni e pare aiutino anche a combattere il diabete. Contengono soprattutto acidi grassi insaturi e sono una fonte preziosa di acido oleico, una sostanza considerata salutare per cuore e vasi, e rame.
Il curry è una bomba, come tutte le miscele di spezie.
Dopo questo piccolo excursus sugli ingredienti che ho armonizzato quasi a sentimento, vi lascio qualche consiglio per la cottura del riso basmati: un riso indiano lungo, sottile e delicato che mal si presta alle cotture lunghe e robuste dei risi italiani. Meglio perciò cuocerlo al vapore o per assorbimento.
Quindi?
Sciacquare prima dell’uso (operazione che vi prenderà 5 minuti);
Lasciare in ammollo in acqua fredda per almeno una ventina di minuti;
Quantità d’acqua di cottura doppia a quella del volume del riso (meglio misurare in tazze);
Cottura: Prima cottura (acqua e riso in un tegame chiuso col coperchio e fiamma alta fino al bollore, dopo di che al minimo e – senza mai alzare il coperchio – 10 minuti di cottura); Seconda cottura (al vapore per gonfiare i chicchi, non aprendo mai il coperchio per 10 minuti, anche dopo aver spento la fiamma);
Lasciare raffreddare su di una teglia bassa e larga, sgranando i chicchi con una forchetta finché non saranno del tutto separati tra loro.
Fine. Stop. Si mangiaaaaaaaaaaaaaa!
- 120 gr di riso basmati
- 1 cipolla rossa di tropea piccola
- 100 gr di anacardi
- 200 gr di ananas già tagliata a cubetti
- Una manciata di uvetta, se piace
- sale integrale quanto basta
- olio evo quanto basta
- 150 ml di panna vegetale non zuccherata (a me piace di riso)
- 2 cucchiai rasi di curry
- Fate cuocere il riso basmati con acqua pari al doppio del suo volume, dopo averlo sciacquato e lasciato in ammollo una ventina di minuti (operazione che si può eventualmente omettere, se non si vogliono chicchi sgranati perfettamente dopo la cottura).
- Prima cottura (acqua e riso in un tegame chiuso col coperchio e fiamma alta fino al bollore, poi al minimo e – senza mai alzare il coperchio – 10 minuti di cottura per assorbimento).
- Seconda cottura (al vapore, per gonfiare i chicchi: si lascia riposare a fiamma spenta non aprendo mai il coperchio per 10 minuti).
- Lasciate raffreddare su di una teglia bassa e larga, sgranando i chicchi con una forchetta finché non saranno del tutto separati tra loro.
- Nel frattempo, tagliate finemente (o grossolanamente, se la consistenza sotto i denti piace) la cipolla di Tropea e lasciatela imbiondire in un filo d'olio extra vergine d'oliva.
- Aggiungete il curry, in modo che sprigioni i suoi aromi nell'olio e prestando la massima attenzione affinchè non bruci.
- Abbassate la fiamma, aggiungete ananas, anacardi, uvetta e panna e lasciate amalgamare a fuoco basso per una decina di minuti, aggiungendo acqua all'occorrenza e salando secondo i gusti.
- Una volta cotto il riso, servite insieme al curry.
- Le tempistiche sono assolutamente indicative, se si è organizzati e affamati... Si riducono drasticamente.